Sappiamo tutti che fine ha fatto quel gigantone di Polifemo: ciecato e preso per i fondelli da un Ulisse qualunque e nessuno. Già ti trovi con un occhio solo e i tuoi compagni, ti bullizzano fin da piccino; quando arrivi dietro alle spalle “occhio arriva Il Poli”, la mamma ti fa l’occhio di bue al posto della frittata e sembra non capire; tu è logico che cresci incazzoso e ce l’hai con il mondo.
Ma Polifemo che amava la pizza alla marinaia, che oltre all’aglio e al pomodoro, era condita con 6 o 7 marinai che passavano per l’Isola dei Ciclopi, è da ricordare per aver salvato la pera.
Infatti, a quei tempi, il vino era la bevanda assoluta, tutto veniva sacrificato per la coltivazione della vite, tutti erano sbronzi e felici, incuranti della bio diversitè!
Ma la figa, amici miei, permettetemi il francesismo, ha sempre cambiato la storia: infatti Poli, era innamorato della bella ninfa Galatea, immortale pezzo di gnocca, così decise di renderle omaggio facendole fare un giro nel frutteto del papi.
La bella, rimase affascinata dal bellissimo pero e allora, il Poli, fece il brillante e decise di piantarlo qua in suo onore. Ah l’amore!
Da lì, si diffuse nel mondo, in Asia e divenne il primo presidio slow food della storia e Polifemo the king of Coldiretti. E ora, tutti noi intenti a sbucciare, a non dire ai contadini quanto è buono il formaggio con le pere, a fare pere e cioccolato e a volte cuocerle nel vino con cardamomo, zucchero e cannella e metterle su di una bella frolla al grano saraceno, con rabarbaro glassato e crema pasticciera al cioccolato.
Dato che siete affini alle ricette semplici, provate a fare le pere così, zucchero, vino, magari di due qualità, il cardamomo oramai lo trovate ovunque, una scorza di arancia se non doveste trovarlo, zucchero muscovado, una stecca di cannella o quello che vi pare: chiodi di garofano, anice stellato.
Su Chissenefood dot com trovate la ricetta delle pere, della frolla, della crema al cioccolato ect. ect. Qui è lo spazio per le leggende, per le storie e per tutto quello che potrebbe non essere vero.
E voi? Pera preferita o ricettina con le pere? Ciao cuccioli di Polifemo e perdonate qualche mala parola ogni tanto. Vi voglio bene e voi?
Saracena pere e rabarbaro
Ingredienti per 4 persone:
2 foglie di rabarbaro rosso
100g di zucchero semolato
1 limone bio
ciuffetti di menta
Per la frolla saracena:
250g di burro
300g di zucchero semolato
3 uova intere + 1 tuorlo
1 pizzico di sale
250g di farina saracena
150g di farina 00
100g di fecola di patate
1 pizzico di bicarbonato
q.b. acqua ghiacciata
Per la crema pasticcera al cioccolato:
500mL di latte fresco intero
1 tuorlo d’uovo
150g di zucchero semolato
50g di cacao in polvere
100g di cioccolato fondente 70% minimo
80g di amido di mais
Per le pere al vino:
4 pere tipo kaiser, rosada o decana di piccole dimensioni
300mL di vino rosso di ottima qualità
2 cucchiai di zucchero di canna
3 chiodi di garofano
scorza di arancia e limone
1 stecca di cannella
1 anice stellato
Procedimento:
Preparare la frolla unendo prima burro, zucchero, uova, tuorlo e un pizzico di sale. Lavorare velocemente e unite gli altri ingredienti secchi fino ad ottenere un composto liscio e compatto. Non lavorare troppo la frolla e se fosse necessario, aggiungere un goccio di acqua ghiacciata.
Lasciar riposare per 30′ circa in ambiente freddo poi tirarla a mano con un matterello fino allo spessore di circa 4mm. Ottenere dei dischi usando coppapasta più grandi di quelli che userete in cottura, in questo modo, una volta posizionata la pasta nello stampino, avremo dei bei bordi alti.
Cuocere quindi le frolle su di una teglia foderata con carta forno per circa 8/10′ a 170°C. Come sempre consiglio di controllare costantemente la frolla in quanto il tempo varia sensibilmente in base al forno usato.
Preparare la crema pasticcera unendo in una boulle il tuorlo con lo zucchero e lavorare per bene con una frusta. Aggiungere poi il latte freddo e successivamente il cacao miscelato con l’amido setacciato. Una volta ottenuto un composto privo di grumi, versare in una casseruola e cuocere a fiamma media mescolando in continuazione. Non appena sarà pronta, togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato fondente che avremo sciolto a bagnomaria o in microonde per poco tempo coperto con la pellicola.
Una volta fredda, mettere in una sac a poche.
Sciacquare bene le pere, disporle in un piccolo tegame e unire tutti gli altri ingredienti, dovranno essere ben coperte dal vivo. Cuocere in forno a 150°C per circa 1.30/2h. Dovranno essere cotte ma ben compatte.
Una volta pronte, scolarle, versare il liquido filtrato in un piccolo tegame e far ridurre a fiamma bassa fino ad ottenere una glassa di vino.
Lavare e sbianchire il rabarbaro rosso, tagliarlo a losanghe e lucidarlo in un tegame aggiungendo lo zucchero e del succo di limone. Spegnere appena lo zucchero sarà sciolto e il rabarbaro semi caramellato.
Comporre infine la frolla con alla base la crema pasticcera, il rabarbaro intorno, mezza pera tagliata per il lungo, della glassa di vino e dei ciuffetti di menta.