#LeRicetteApocalittiche: Il Polletto

#LeRicetteApocalittiche e il polletto alla belzebubi. La Zia Lina, Maestra di sapori, nel suo slang affermava: il cibo va drogato!

“Mia zia è una narco-trafficante”, pensavo mentre percorrevo la strada verso casa con la mia bicicletta di nome Dingo.

Erano i tempi in cui i termometri avevano il mercurio, le ginocchia si curavano con la pozione arancio e se ti mettevi a guardare un cartone animato a tavola, dovevi portarti dietro una tv con il tubo catodico, quindi in pizzeria, stavi buono a prescindere o scappavi e giocavi coi gatti, in quelle strade sicure che erano un soffice asfalto sulle quali cadere e fare arrabbiare la Marisa.

No, la Lina, non era una narcos! Era single con un amante di nome Pino che le portava i pesci con tante spine; girava in bici tutto l’anno e le spezie le chiamava le droghe: c’erano le drogherie e non i negozi dove comprare le erbette legali.

Lei, inconsapevolmente, mi plasmava, come un incolpevole demiurgo, modellava il mio domani semplicemente facendomi partecipe di quello che sapeva fare. E ogni volta che entravo in quel cortile, in quella casa, in quel mondo, uscivo ricco anche se all’apparenza era tutto così semplice e umile. La storia continua…

Nella foto: polletto con patata tagliata con il nuovo gadget di cucina che fa le patate a spirale. Per la speziatura e il risultato finale dovete aspettare domani: oggi vi chiedo di raccontarmi di qualcuno che ha plasmato talmente tanto quello che siete che a pensarci vi si bagnano gli occhi! Forza diavoletti, mettetelo nero su bianco.
E intanto il mondo fa dirette, saltelli, banalità giga, e insegna insegna, ma non quello che conta, che se non l’avete ancora imparato è fatto di piccoli piccoli e indelebili.

#LeRicetteApocalittiche e la versione polletto cotta.

Dicevamo, ogni volta che entravo in quei mondi, uscivo ricoperto di magia e sapere.

Quanto vorrei tornare nel tempo e potermi vedere dall’esterno, rivedere tutto questo. Farlo vivere di nuovo.

Che biglietto aereo è la nostalgia, che viaggi ci permette, soprattutto a quelle anime 3D che oltre all’ossessione per il futuro, alla capacità di esserci nel presente, vivono le onde di un passato che in un’altra dimensione sta succedendo ancora e ancora.

Non guardarsi mai indietro certo, ma magari percepire ogni tanto queste onde ci permette di essere qualcosa di più completo.

La magia delle ginocchia sbucciate, della terra con cui giocavo, del cane lupo dei vicini che mi abbaiava sempre, dell’uva spina, di quei pesci nel secchio pieni di spine, di quel risotto con l’acqua che preparavo per gioco, di quei pavimenti belli e freddi sui quali cadere,

di quelle case del nostro passato che se chiudiamo gli occhi ci permettono una fuga nello spazio tempo che non ha eguali.

Condannati ai propri ricordi per sempre e io questa condanna me la godo tutta, colpevole di esserci stato, di poter dimenticare tutto, tranne quegli esseri meravigliosi che mi hanno dato forma, scalpellate, magari qualche schiaffetto e reso talmente senza pelle da poter sentire tutto!

Quanto vorrei dipingere tutto questo e non farmi vincere dalla pigrizia del giorno o dall’incessante moto ondoso di quelle cose inutili con cui a volte ci nutriamo.

E ricordate se una cosa è bella prima di entrare nel forno, sicuramente uscirà anche buona!

Ingredienti per 4 persone

1 aperto

4 patate medie

3 carote

3 cipolle rosse

erbe miste

cannella

paprika

chiodi di garofano

13 spezie cinesi

1 limone

olio evo

aglio

sale

sale alle erbe

pepe

Procedimento

Per le verdure

Lavare e tagliare le carote a rondelle lasciando la buccia. Condirle con cannella, olio evo, aglio e zenzero.

Tagliare in 4 parti le cipolle lasciando la buccia. Condirle con olio evo, sale e pepe.

Fare delle spirali di patata con l’apposito attrezzo o tagliarle a fette di 0.5cm circa. Condirle con paprika, cannella, 1 chiodo di garofano, pepe, sale alle erbe e 13 spezie cinesi.

Per il

Massaggiare bene il con dell’olio evo e del sale, anche sotto la pelle. Unire e usare le stesse spezie usate per le patate facendo penetrare bene i sapori. Questo passaggio darà gusto e tenerezza alla carne.

Disporre il su di una leccarda con le verdure e un limone tagliato a pezzi.

Cuocere a 180°C per circa 50/60′ fino a che tutto sarà ben dorato. Il pollo rimarrà comunque molto umido all’interno.

A fine cottura disporre delle erbe fresche su pollo e verdure per donare ulteriori profumi al vostro piatto.

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