Cefalonia
Cefalonia in questo periodo dell’anno è calma, ma non calda.
Negli occhi degli abitanti dell’isola trovi un malinconico sollievo, siamo alla fine dell’estate, malinconia per la gente che se ne va e felici di trovare di nuovo parcheggio, di evitare file e ressa al supermercato.
Dimitri tornerà a godersi il panorama più bello dell’isola, al risveglio, mentre beve il caffè. Scenderà a controllare la barca con cui porta in giro i turisti durante l’estate, farà un sorriso con quell’aria da vecchio lupo di mare, poi, andrà a dare un occhio ai branzini in mare che saranno grandi per Natale: sulla via del ritorno, dove l’isola si stringe, tradirà il primo pensiero del giorno e penserà che quello, lungo la strada del lavoro, è il paesaggio più bello dell’isola.
Efi, intanto, aprirà l’agenda, controllerà gli impegni, porterà i bimbi a scuola, chiamerà un’amica per organizzare la serata e mentre fa questo e quello, si assicurerà che venerdì l’orata sia lì, perfetta, fresca, al mercato centrale di Milano. Mentre farà tutto questo e molto altro non dimenticherà di guardare lo Ionio, trasparente, pulito, dove puoi solo tuffarti. Rimpiangerà l’estate e quando non trovava parcheggio, quando poteva farsi un bagno in pausa pranzo. Noi urbani e lontani dal mare non possiamo capire.
Ogni tanto Efi, farà i bagagli per lasciare l’isola, senza mai dimenticare di fare il pieno con gli occhi: di onde, di azzurro, di sole.
Non puoi spiegare Cefalonia, senza guardare il mare negli occhi delle persone, è ovunque, trasparente, placido e nello stesso tempo forte, deciso.
Quel mare alla prima impressione blu, ma trasparente e puro se gli vivi vicino.
Io, mi porto a casa il sapore del carbone di un branzino grigliato dalle carni come il cotone, come dice Efi, che sa di fine estate a Cefalonia, in un ristorante dove il mare ti guarda negli occhi, Dimitri che brinda con te e i ragazzi di questa avventura.
Lo senti in bocca ad ogni boccone, il mare, e forse ho la presunzione di averlo capito un po’ di più, qui, nella bella Cefalonia. E voi diavoletti, avete ancora il mare negli occhi?