Alcuni giorni fa stavo facendo la prova per un catering. Davanti a me tre belle ragazze composte e vestite di nero, di una boutique di moda di cui non faccio il nome. Pronte a giudicare le mie creazioni salate e capire se rientrassero nelle rigide guidelines imposte dalla casa madre della maison. Io propongo il salato, loro assaggiano, sembrano apprezzare ma rimangono composte, imperturbabili. Con me la mia amica Alice, la riconoscerete, lei si occupa della parte dolce e accuratamente posiziona nel piatto le sue creazioni, in un ordine apparentemente casuale. Le tre assaggiano ma nulla le sconvolge. Poi mettono le mani su questo dolce piccolo e scuro, in cui il cioccolato è sapientemente dosato, lucido, impeccabile, rotondo. Le loro dita sfiorano questa prelibatezza, quasi indugiano nel portarlo alla bocca fra le mura di questo palazzo antico, sembra proprio di essere a Mosca alla corte degli zar. Immagino per un attimo di essere immerso nell’atmosfera di Guerra e Pace ed avere di fronte a me tre bellissime nobili donne, ben vestite, all’apparenza pudiche e al mio fianco Alice, maestra di cerimonia.

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Le tre assaggiano quasi all’unisono. Le osservo attentamente, in silenzio. Nella loro bocca si scatena una guerra di contrasti, di assoli, tra dolce e amaro, le spezie scaldano, il cioccolato attiva punti difficili anche solo da sfiorare. Le mani si aprono, i tratti del viso si distendono, le bocche si gonfiano e gli occhi si socchiudono. Il tempo per un secondo si ferma, per un attimo sono libere, disinibite, docili e mi dispiace ammetterlo ma stanno godendo la pace, pace dei sensi. Poi subentra la ragione, questo attimo sospeso s’interrompe, una di loro porta la mano alla bocca quasi a nascondere un peccato, l’altra cerca di recuperare professionalità e descrivere con parole sterili quello che era appena successo, quasi a giustificare tutto questo piacere. Ritornano alla realtà ed io sorrido testimone di tutto questo.
Usciamo e chiedo alla mia amica Alice: “Ma come hai fatto? Qual è il segreto”.
Lei mi risponde: “Semplice… essere cioccolatosi”.

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Non mi dirà mai il segreto e nemmeno mi spiegherà il rapporto che c’è tra una donna e il cioccolato, non mi è permesso sapere.
Mi piace pensare che i grandi cuochi siano uomini, ma le pasticcere donne che capiscono attraverso i dolci altre donne.
Prego Alice di regalarmi una ricetta cioccolatosa e di cucinarla con me. Un dolce, da mangiare poco prima di Guerra e Pace e che ne racconti il suo lato erotico, perché nella storia c’è anche quello.

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Farlo con le vostre mani sarà un po’ come un preliminare al quale non si può rinunciare. Cercate di consumarlo prima che inizi la puntata, non vorrete essere troppo distratti per il gran finale di domani sera, ore 21.10 su laeffe?

Eccola la ricetta di Alice, scritta di suo pugno e le sono come sempre di Arianna Bonucci:

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Ingredienti per due amanti
2 coscia
250 ml di vino rosso (non so se vuoi specificare)
2 cucchiai di miele di acacia o millefiori
due fette di fresco

Per la mousse al cioccolato
250 g di cioccolato
3 tuorli
250 g di panna fresca semimontata

Per la marquise al cacao
4
210 g di zucchero
60 di cacao amaro
20 g di fecola di patate

Per la glassa al cioccolato:
55 g di cioccolato
65 g di panna fresca
2 cucchiai di miele d’acacia

Pelate le lasciando il picciolo. Tagliate due centimetri dal fondo e togliete il torsolo. Cuocete le pere in una pentola stretta e alta con il vino, il miele e lo per una ventina di minuti, finchè non saranno morbide. Scolatele dal vino e lasciatele raffreddare completamente.

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Per la marquise: montate le uova con lo zucchero per almeno 5minuti, fino ad avere una spuma lucida e soda. Setacciate cacao e fecola di patate e aggiungeteli poco alla volta alla spuma di uova, mescolando dall’alto verso il basso per non smontare il composto. Disponete sopra una placca un foglio di carta e con una spatola distribuite uno strato sottile e omogeneo di marquise di circa 2-3 millimetri. Cuocete in forno a 200 gradi per 8-9 minuti. Appena sarà tiepida capovolgetela sopra un tagliere e staccate delicatamente la carta forno.
Mentre la marquise raffredda completamente preparate la mousse: spezzettate il cioccolato e scioglietelo al microonde o a bagnomaria. Lasciate intiepidire per almeno 5 minuti. Montate i tuorli con le fruste elettriche e aggiungeteli al cioccolato fuso. Aggiungete la panna semimontata e mescolate delicatamente. Coppate la marquise con due anelli di 10-12 centimetri.

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Posizionate le marquise e gli anelli sopra i piatti da portata, posizionate nel centro le e colate la mousse. Mettete in frigorifero per almeno due ore. Preparate la glassa al cioccolato: scaldate la panna con il miele, quando sarà ben calda aggiungete il cioccolato spezzettato fino ad avere una crema liscia e lucida. Lasciate raffreddare per 5 minuti girando di tanto in tanto. Quando la mousse si sarà solidificata staccate gli anelli, aiutatevi passando un coltello a lama liscia sui bordi.

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Quando la glassa si sarà intiepidita distribuitela con un cucchiaino sopra la mousse e create delle gocce che scenderanno lungo i fianchi della mousse.

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Ecco il risultato. Erotico vero?

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